Tempo libero e turismo propulsori dello sviluppo?
di Ilaria Callegarin, Chiara Bolognesi e Claudia Michelon
Le bilance turistiche sono molto sviluppate in Spagna, Francia, Italia ed Austria mentre sono deficitarie in Germania e in Giappone. Gli Stati del sud, propongono politiche di sviluppo a causa della debolezza delle loro produzioni, per ottenere la valuta che le esportazioni tradizionali non forniscono. In tutto il mondo ci sono 130 milioni di posti di lavoro che dipendono "direttamente" o "indirettamente" da attività ricreative e dal turismo. I posti di lavoro creati direttamente sono le industrie alberghiere, agenzie e uffici del settore invece indirettamente sono le opere pubbliche, l'edilizia, l'alimentazione, l'industria e i servizi. Il turismo e l'agricoltura mantengono la popolazione nelle zone meno sviluppate destinate all'abbandono. Sono molto importanti i termini di immagine economici e politici che alcune attività consentono di ottenere. E' inoltre molto importante che lo sviluppo turistico sia accompagnato dalla salvaguardia dell'ambiente, si sono creati parchi nazionali, musei e copie di siti che potevano essere messi in pericolo dai visitatori.
La polarizzazione può causare la cementificazione di una costa, distruggendo il paesaggio originale che era stato alla base dello sviluppo turistico. Il turismo favorisce le aggressioni alla flora e alla fauna; lo sono di esempio molte foreste della costa nord del mediterraneo che sono vittime di incendi causati dalla speculazione immobiliare, è notevole anche l'eccessivo sfruttamento dell'acqua.
Il turismo fa salire i prezzi degli alloggi e dei terreni e anche le attività umane si devono adattare. Nelle regioni turistiche l'agricoltura deve svilupparsi in spazi ridotti, l'artigianato si deve adattare alle mode, i posti di lavoro sono di durata stagionale. L'acculturazione che si produce con il contatto tra turisti e popolazione può oscurare la cultura tradizionale e questo può sicuramente essere un effetto negativo perchè si possono aggravare in alcune zone la criminalità, la prostituzione, la droga. Per questo motivo ci sono Stati che cercano di limitare i contatti tra turisti ed abitanti; si possono verificare reazioni di rigetto anche violente.
Le "monoattività" comportano dei pericoli a causa dell'imprevedibilità delle condizioni climatiche o geopolitiche e richiedono infrastrutture utilizzate in modo discontinuo. Il turismo crea dipendenza per i paesi in via di sviluppo, quasi costretti ad appoggiarli in funzione di norme internazionali. Si può dire che non è il turismo a favorire lo sviluppo ma lo sviluppo di un paese a renderlo redditizio.
Anche in collina o sui laghi esistono località turistiche ben attrezzate, pur non raggiungendo le dimensioni e l'importanza di quelle marittime e montane. Un caso particolare è quello delle località dove esistono sorgenti di acque termali: in questi luoghi si trovano spesso grandi alberghi e ritrovi di lusso per clienti che vogliono unire riposo e divertimenti alle cure mediche.
Si sono costruiti "parchi nazionali" e "riserve" dove è rigorosamente proibito costruire case, alberghi o altre attrezzature. Essi infatti sono stati istituiti non solo per difendere dalla distruzione caratteristici ambienti sia vegetali e animali, ma anche per impedire che l'uomo e la sua tecnologia intervengano a turbare in tal modo l'equilibrio della natura. Bisogna salvaguardare l'ambiente naturale e le località di maggiore interesse storico o artistico.
Per quanto riguarda l'Europa le preferenze maggiori vanno a Italia, Francia e Spagna, paesi ben noti a tutti per la varietà e la bellezza dei loro paesaggi, il clima mite e la ricchezza di località di interesse storico. Negli altri continenti il primo posto è detenuto dagli Stati Uniti d'America dove sono nate e da dove si sono diffuse le maggiori novità nei modelli di vita del nostro tempo. Nel continente africano si possono, per esempio organizzare visite a grandi parchi nazionali. Un forte afflusso di turisti si verifica lungo tutta la fascia equatoriale, dove si trovano le foreste, i mari e le isole. Nell'America Latina e in Oriente, il turismo è attratto dall'interesse per le antichissime civiltà che vi sono presenti o che hanno lasciato traccia del loro passato come i Maya, gli Aztechi, le popolazioni dell'India e del Tibet.
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