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Dannazione, devo scrivere una cronaca. La frase tipica d'ogni
giovedì alle ore due del
pomeriggio, mentre sono davanti alla televisione. Spengo la televisione.
Alle due e quattro sono chiuso in salotto e l'azione successiva è
quella di lottare contro la mia penna; è un combattimento serrato,
sovrumano, come la lotta tra. il bene e il male, anche se le due parti non
sono ben definite. La lotta. tra Davide e Golia, nella quale vince Davide,
la mia penna. Le battaglie delle mitiche leggende, la rivoluzione francese,
la I e la Il guerra mondiale, sono tutte concentrate nel conflitto.
Dopo aver imbrattato mezzo salotto d'inchiostro cambio penna. Direte "non
potevi farlo prima?"
"NO, NO!"
Troppo facile. Per me la lotta con la penna è diventata più
di una routine, più di una
consuetudine. Una parte integrante del mio essere... OK, forse esagero,
e sono già sprofondato nel ridicolo. Torniamo sui nostri passi.
Dopo aver cambiato penna la strada per il tema è tutt'altro che spianata!
Prima difficoltà: il tema del tema, l'oggetto del tema, se preferite.
Occorre una passeggiata riflessiva.11 movimento che si compie andando avanti
e indietro per il tappeto del salotto, il rumore del parquet che scricchiola
sotto i miei piedi stimola le mie cellule cerebrali risvegliandole dal sonno
profondo al quale si erano rassegnate. Solo prima di un tema il mio cervello
si sveglia, inizia a lavorare e come un orologio del VII secolo comincia,
tra scricchiolii e cigolii, a funzionare. Così mi balenano in mente
idee fantastiche che porterebbero al premio Nobel per la letteratura. Ma
non è finita.
Alle quattordici e trenta scaturiscono dalla penna le prime lettere del
titolo "La cronaca". Secondo me verrà bene, molto bene.
Detto ciò scrivo...
Fleong Cinasacra