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Due anni fa a scuola, in un giorno come tutti gli altri, stavo
giocando con i miei amici a nascondino. Era il mio turno e dovevo contare.
Appena finita la conta mi diressi subito in bagno, perché di solito
si nascondevano tutti li. Difatti riuscii subito a trovare Giorgio. Purtroppo
però lui, dato che era stato trovato per primo, chiuse la porta del
bagno violentemente e mi schiacciò l'unghia di un dito. All'inizio
non sentii il più piccolo dolore, ma dopo, vedendo la mano, notai
che la mia unghia si era rotta in due e iniziò a fuoriuscirmi moltissimo
sangue. Subito andai dal preside che chiamò immediatamente mio padre.
Mio padre arrivò, per fortuna, subito, e mi portò all'ospedale.
Dopo un po' di tempo che attendevamo ci chiamarono. Spiegammo al dottore
che cosa era successo e lui mi fece tagliare tutta l'unghia per assicurarsi
che non provocasse infezione. Fu doloroso, ma sopportabile. Dopo avermi
fasciato il dito per bene mi dissero che ci sarebbe voluto circa un mese,
prima che l'unghia crescesse completamente; mi diedero anche delle pomate
apposta per quella ferita. Appena tornai a casa, subito mia madre mi chiese
cosa era successo, dato che non era stata informata dell'accaduto. Devo
dire che avevo preso un bello spavento, perché temevo che l'unghia
non mi sarebbe mai più ricresciuta; dopotutto avevo soltanto 10 anni.