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Quel mercoledì si preannunciava come un mercoledì di rottura di scatole. Infatti, visto che mancavano due professori, quella di tedesco e quello di matematica, avremmo dovuto due ore di matematica con il professore del triennio, due ore di ginnastica e due ore di Erdkunde. La prima ora conoscemmo più a fondo, non solo di vista, il professore di matematica del triennio. All'inizio sembrava uno di quei professori che appena dicevi una parola senza essere interrogato metteva una nota sia sul registro che sul diario, ma alla fine era simpatico. Dopo questa ora dissi: "Ma perché ci sono queste due ore di ginnastica? Sono già stanco di mio", ma in realtà quelle furono due delle lezioni migliori in assoluto. Quando andammo in palestra ci aspettavamo di dover fare trenta minuti di corsa solo per il riscaldamento, ma, con grande sorpresa di tutti, la professoressa ci fece giocare a palla avvelenata. Non era proprio palla avvelenata, infatti era un gioco dove eravamo tutti contro tutti. Dopo disputammo una partita a pallavolo. Lì fu la prima volta che venni rispettato da quasi tutta la classe, perché feci vincere due volte la mia squadra. Quella sensazione di rispetto fu una grande emozione per me. Era la prima volta che la provavo e mi aveva procurato una sensazione di gioia e di stima verso me stesso. Alessandro, che era nella mia squadra, si congratulò con me per tutta quella lezione e anche per quelle dopo. Dopo ginnastica facemmo la pausa e dopo un'altra ora di matematica, in cui il profe ci spiegò le espressioni letterali. Successivamente ci furono le due ore più dure della giornata, due ore con la professoressa Zimmermann. Durante quelle ore ebbi una fortuna sfacciata, non mi interrogò, anche se me lo aspettavo. Infatti, ultimamente, tutta la classe mi diceva che avevo addosso un alone di "sfiga" che attirava tutte le interrogazioni. Durante quelle ore però non mi interrogò, ma dettò. Io scrissi quello che dettava e, quando spiegava le cose che sapevo già, dormivo. Praticamente dormivo sempre. Però, non so il perché, capii tutto correttamente. Quando tornai a casa, tornai fiero di me.
FM