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Era domenica mattina e stavo dormendo: era l'unico giorno della
settimana in cui potevo riposare fino a tardi. La sera prima ero andata a
letto verso mezzanotte, e appena coricatami mi ero addormentata profondamente.
Era da tanto che non dormivo così bene: avevo trovato la posizione
ideale e sotto le coperte si stava veramente bene.
Ad un tratto suonò il campanello. Inizialmente non lo avevo neanche
sentito. Ma continuava a suonare, così mi svegliai ma non uscii dal
letto, pensando che mia madre avrebbe aperto la porta. Tuttavia non sapevo
che lei quella domenica mattina non era in casa. Così, dopo aver sentito
l'ennesimo squillo di campanello, assonnata mi alzai; e dopo aver inciampato
nelle mie ciabatte accesi la luce. Andai alla porta e cercai a lungo le chiavi,
guardai in ogni cassetto e poi vidi che erano sulla mensola accanto alla porta:
ero così assonnata, che non le avevo notate. Presi la chiave e aprii
velocemente: era un'amica di mia madre. Dovetti spiegarle che mia madre non
c'era e che non sapevo dove fosse. Ero furiosa, mi aveva svegliato proprio
la mattina in cui stavo dormendo così bene.
Arrabbiata tornai a letto, mi misi sotto le coperte, ma non riuscii a riaddormentarmi.
Finalmente, dopo circa un quarto d'ora mi appisolai. Ad un certo punto sentii
sbattere la porta, così mi svegliai di nuovo. Era mia madre che per
sbaglio entrando aveva fatto un gran chiasso; venne in camera mia per scusarsi,
ma ormai non mi sarei più addormentata. Sconsolata andai in cucina
e feci colazione.
Senza dire una parola mi diressi verso il bagno: forse sarebbe stato l'unico
luogo dove avrei potuto dormire un po'.
Babà Torrone