- La battaglia delle arance -
La
battaglia delle arance è una tradizione che si svolge a Ivrea una cittadina vicino a Torino, a carnevale. Il carnevale di Ivrea non è fatto soltanto di arance, anche se questa
battaglia è il giorno più importante; si apre ufficialmente il 6 gennaio, con una banda
di pifferai vestiti di rosso che suonano musiche antichissime, tramandate di padre in
figlio, su strumenti intagliati a mano.
La tradizione fa discendere il
"getto" delle arance da quello dei fagioli che era tradizione medievale. Nel
giorno dell´Assunta il feudatario concedeva al popolo l'uso gratis del forno, regalando
anche alle famiglie una pentola piena di fagioli. Un regalo che non bastava per far
dimenticare il suo brutto governo per il resto dell'anno. Così una volta i popolani
gettarono i fagioli per le vie in segno di protesta: Il gesto divenne un' usanza
carnevalesca, dapprima coi fagioli, poi con le arance.
Ci sono otto squadre: la Morte, i Mercenari, l'Asso di Picche, gli Arduini, gli Scacchi, i
Tuchini, i Diavoli e la Pantera; ciascuno ha i suoi costumi, la sua storia, i suoi modi di
prepararsi alla battaglia e, quindi, di combatterla. Il Generale e
la Mugniaia sono le persone più importanti. Un personaggio
importante è anche l'aranciero,
il personaggio che getta le arance.Ci sono anche delle guardie finte.
I tiratori, chiamati arancieri, vanno a piedi oppure su carri tirati da due o quattro cavalli. Altri arancieri sono sui balconi e combattono a viso scoperto. Invece gli arancieri sui carri hanno una maschera. Gli arancieri sui carri e sui balconi rappresentano le guardie dei signori del medioevo e gli arancieri che vanno a piedi rappresentano la gente che protesta. La sera del martedì grasso l'ultimo atto: sulle piazze si dà fuoco agli scarli, alte antenne di legno con in cima una bandierina.