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Ostello
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L'ostello dove eravamo
alloggiati si trova a Gorino Sullam. La classe aveva a
disposizione quattro camere con i letti a castello. La
camera numero 2 la occupavano Daniele e sua mamma. La camera
numero 3 la occupavano Manuela, Anna, Stefanie, Elisabeth
con la professoressa Eveline. La camera numero 4 la
occupavano Silke, Daniela, Alexia, Irene, Julia e l'
insegnante di sostegno Loretta. La camera numero 8 la
occupavano Martin, Aaron, Alex, Marco, Moritz, Michael,
Manuel, Alex e la professoressa Alessandra. |

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In sala da pranzo i tavoli
erano messi a forma di U. Sulle pareti della stanza erano
attaccate delle reti da pesca (le nasse usate per la pesca
delle anguille ed altre) e una foto che mostrava un grosso
pesce, di nome siluro, di circa 80 kg catturato nel Po della
Donzella. |
L'ostello aveva tante
biciclette a disposizione e cosí per due giorni ci
siamo mossi con la bici. Mario era la persona che si
occupava di questi mezzi di trasporto. Era molto bravo e ha
preparato e riparato tutte le bici. Il nostro compagno
Daniele, che non riesce ad andare con la bici, è
salito nella macchina di Mario assieme alla mamma e ci ha
seguito. Se c'era qualche problema con le bici Mario era
sempre pronto ad aggiustarle. |

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Di sera abbiamo fatto delle
battaglie a "scalpo" e a "numeri". Questi giochi li abbiamo
fatti sul prato che circondava l'ostello. La battaglia a
"numeri" si svolgeva cosí: gli alunni si dividevano
in due squadre. Ogni alunno si agganciava alla testa, con un
elastico, un pezzo di compensato con sopra scritto un
numero. Dovevamo iniziare a scappare ed appoggiare la testa
al muro, sul prato, ad un albero o in qualsiasi altro posto.
Peró non si poteva nascondere il numero con la mano.
Se si riusciva a vedere il numero dell'avversario lo si
doveva dire ad alta voce assieme al nome del bambino. Se si
riusciva a dire il numero giusto l'avversario veniva
eliminato e se si sbagliava veniva eliminato chi non aveva
letto il numero giusto. |
La battaglia a "scalpo" invece
si svolgeva cosí: gli alunni si dividevano in due
squadre. Ogni squadra aveva uno scalpo per alunno. Gli
scalpi erano strisce di stoffa che si infilavano nei
pantaloni. Al via si doveva scappare e provare a rubare gli
scalpi dell'altra squadra. Se si riusciva a prenderne uno,
l'altro veniva eliminato. Alla fine, la squadra dove tutti
erano stati eliminati, aveva perso. |

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Poi c'era ancora il calcetto.
Quando eravamo all'ostello il calcetto era sempre occupato
da noi. Daniele non giocava con noi alle battaglie e
cosí si divertiva a giocare a calcetto. Giocava
contro sua mamma e contro Eveline, peró vinceva
sempre.
Ci siamo divertiti
molto!
Manuela e
Silke |
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