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LE LEGGENDE
E LA NARRATIVA POPOLARE

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La solitudine e i recessi di montagna in cui vivevano gli alpigiani hanno dato origine a numerose leggende.

Si pensava che le montagne fossero sedi vietate ai mortali, in quanto regno esclusivo degli dei. Per questo i primitivi ritenevano che da quei luoghi le divinità potessero determinare il tempo e il destino dei comuni mortali.

I pastori avevano tramandato da padre in figlio le leggende, alcune anche inventate. Le Dolomiti sono state un'ambientazione ideale per queste leggende. Le leggende gettano una flebile luce sui lunghissimi secoli bui della preistoria.

I pastori avevano sostenuto di aver visto eroine e regine fra le montagne incantate. Quete leggende si sono svolte in boschi e fitte foreste. I salvans, noti anche con il nome di "Om del bosch", vivevano appunto nei boschi con le loro donne, "le ganes".

Ai prmi del Novecento il giornalista e scrittore Karl Felix Wolf raccolse, in parte dalla viva voce dei valligiani, quel che restava delle leggende ambientate tra i "Mondi Pallidi". Dopo un paziente lavoro di raccolta e di "sistemazione" le pubblicò, in una sua versione in lingua tedesca, per la prima volta nel 1913.

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