DA 0 A 40 ANNI

Agnes Gonxha Bejaxhiu nasce a Skopje in Albania. Ha altre due sorelle e un fratello. Frequenta la scuola statale. Prima di lasciare la scuola entra a far parte di un sodalizio missionario. La sua vita di volontariato incomincia quindi prima come laica. Soltanto al suo ingresso tra le Suore di Nostra Signora di Loreto diventa religiosa.

Viene mandata in India per fare il noviziato. Emessi i voti religiosi, compie gli studi magistrali, insegna ed infine svolge l’incarico di direttrice nella St. Mary’s High School di Calcutta.

La miseria della cittá di Calcutta, la sofferenza delle persone intorno a se non la lasciano in pace. La notte del 10 settembre, suor Teresa sente di essere chiamata a servire i piú poveri dei poveri.

Nello scritto mandato al Prefetto della Congregazione, Madre Teresa chiede di poter servire i piú poveri dei poveri:

"...Chiedo mi sia concesso di servire gli indiani poveri vivendo come loro. Per questo mi é impossibile rimanere nell'istituto dove sono entrata nel 1928 e dove ho fatto i primi voti.... Con tutta la sinceritá, credo di non possedere nessun merito speciale. Resta per me un mistero che Dio mi mandi questa chiamata. Durante gli anni che ho trascorso nell’istituto sono stata felicissima e piena di allegria. Perció mi é doloroso lasciare le suore di Loreto, ma devo compiere questo passo in nome di Dio che mi chiede un radicale cambiamento di vita. Voglio fare la sua volontá a ogni costo e raccogliere intorno a me anime disposte a cercare i poveri.....Io sono una semplice suora, ma chiedo il vostro aiuto per poter obbedire alla mia chiamata...."

PIO XII autorizza Madre Teresa ad abbandonare le Suore di Nostra Signora di Loreto, rimanendo religiosa. Smesso l’abito nero, indossa il bianco sari con le striscie blu e la croce sulla spalla. Nel corso dell’anno ottiene il permesso di aprire la scuola di Calcutta.

Dopo la prima vocazione di una sua allieva, Madre Teresa fonda a Calcutta la congregazione delle Missionarie della Caritá. Le suore dicono di darsi per tutta la vita ed in modo esclusivo ai poveri piú poveri senza accettare mai alcun compenso per il loro lavoro.

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