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Museo della corte di Cà Cappello

Il museo parla della cultura contadina: è stata fatta la ricostruzione della cucina e della camera da letto delle case contadine di fine Ottocento e della prima metà del Novecento. In una stanza del museo sono raccolti gli utensili da lavoro usati dalla gente che lavorava nei campi.

Le prime case sul Delta del Po erano fatte di canne palustri. L'unica parte in muratura era il camino. Queste case si chiamavano "casoni". Con il passare degli anni, le case si sono evolute e i muri sono stati fatti in mattoni, ma il tetto veniva fatto ancora in canna palustre. Quando un uomo faceva un casone i suoi figli, quando erano grandi, prolungavano la casa. Quando un uomo aveva tanti figli che costruivano casa, per evitare che il casone occupasse troppo spazio, costruivano gli appartamenti su due piani.

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La cucina

In cucina c'era un camino esterno per risparmiare spazio all'interno. Le donne cucinavano nel camino (non avevano una cucina economica) prima per i bambini, poi per loro e per ultimo per gli uomini. Gli uomini si sedevano attorno alla tavola mentre le donne con i bambini sedevano vicino al camino e sulle scale. Mangiavano tre tipi di polenta. Per fare sì che la polenta avesse un miglior sapore appendevano sopra la tavola un pesce che strofinavano con la polenta.

Qando il capo famiglia, che era il nonno, aveva finito di mangiare, si sedeva sul seggiolone, fumava la pipa e raccontava storie ai bambini perché non c'era altro da fare e perché così i bambini potevano imparare dagli anziani.

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La camera da letto

Il letto era fatto con una struttura metallica e i materassi imbottiti di foglie di granoturco. I letti venivano riscaldati con uno "scaldino" per evitare che fosse troppo freddo. Si lavavano ogni sabato sera in un grosso pentolone. Tutti gli altri giorni si lavavano solo le mani, i piedi e il viso.
La nonna indossava grandi mutandoni per stare calda e sotto il letto c'era il vaso da notte che sostituiva il bagno.

Abbiamo visto anche delle grosse ceste che durante la notte servivano per tenere le galline, mentre di giorno venivano portate nei campi dalle donne e ci venivano messi i bambini piccoli che così non scappavano. In quei tempi avevano la bici fatta di una ruota posteriore piccola, una ruota grandissima davanti e un seggiolino. Non c'erano i freni come nelle biciclette moderne ma era sufficiente smettere di pedalare che la bicicletta si fermava.

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Moritz e Marco

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