la Bella e la Bestia

Il musical "La Bella e la Bestia" 2011

     

Questi i commenti e le sensazioni di alcuni alunni:

Sul palco è tutto diverso. Vedi tantissime sedie per il pubblico, tutte le luci puntate su di te e la maestra che guarda se reciti bene. E' molto difficile. Non solo per me, ma anche per gli altri attori. Con il passare dei giorni ci si abituava al palco. Il giorno della première non vedevo l'ora che lasciassero entrare il pubblico nella sala, ma quando sono entrati volevo che uscissero di nuovo. Ero così agitata ! Questo progetto ci ha uniti come classe ancora di più rispetto a prima e ci ha  insegnato ad assumerci delle responsabilità ed a collaborare.
Grazie Donatella Valletta e Guido Senoner !!    
(Sandra)

Giovedì, il giorno della première, per me è stato lo spettacolo più bello.
Noi non vedevamo l’ora di mostrare alla gente quello che abbiamo imparato e quello che siamo capaci di fare.
Tutti hanno dato il meglio di sé. Quando lo spettacolo è iniziato, tutti erano molto nervosi dietro le quinte.
Per fortuna tutto è andato perfettamente e così appena finito la prima rappresentazione, ci siamo abbracciati per la gioia ed il sollievo. Proprio l’ amicizia e la serenità che si è formata fra noi scolari è stato ciò che ci ha portato al successo. Spero che anche nei prossimi anni gli scolari avranno l’occasione di fare cose del genere.
(Silvia)

Io dovevo manovrare la grande luce (spot) che era posizionata in regia. Dovevo soprattutto illuminare Belle, la Bestia, Gaston, i lupi e gli abitanti del castello durante le canzoni. Non è stato così facile fare questo lavoro, perché il maestro non sempre accendeva lo spot nel momento scritto sul programma. Un altro problema era che lo spot si riscaldava molto e mi bruciavo le mani se toccavo le parti in metallo e ciò succedeva frequentemente, perché lo spot aveva solamente una piccola maniglia.
Mi è piaciuto molto lavorare allo spot. Per il grande finale anch' io sono salito sul palco per cantare insieme a tutti quanti. Dovevo addirittura andare al centro e fare un inchino: ho ottenuto tanti applausi.
(Daniel)

A me era stato assegnato il ruolo della bestia. Per me gli assoli erano una frustrazione.
Dovevo anche cantare con la parrucca che mi avevano fatto gli alunni della Scuola d'Arte....... una catastrofe unica. Ogni volta che aprivo la bocca mi trovavo tantissimi capelli in bocca e ogni volta che cantavo questo assolo mi tremavano gambe, mani e voce. Quando Nora doveva fare il ruolo della Bestia ero la persona più felice al mondo. Ma prima o poi toccava anche a me.
È stato molto bello fare questo musical. Abbiamo collaborato con altre classi e scuole e abbiamo stretto nuove amicizie.
(Matteo)

Il 19 marzo abbiamo iniziato a fare le prove alla Casa di cultura. Gli alunni delle altri classi dicevano: “Ma che bello, voi questa settimana non dovete fare niente!“. All'inizio lo pensavo anch'io, ma poi dopo un giorno intero di prove, dalle 8 di mattina alle 19 di sera, mi sono resa conto del gran lavoro che mi aspettava.
(Anna)

E' stata un' avventura indimenticabile, che con parole non riesco a descrivere. Un'avventura dove si impara a lavorare in gruppo e si capisce che anche se non si ha un ruolo tanto importante, si è lo stesso indispensabili, perché anche se manca uno solo, ci può essere una gran confusione. E' stata un' esperienza molto istruttiva tramite la quale è migliorato non solo il rapporto fra compagni di classe, ma anche quello con gli alunni delle altre classi.
Un giorno addirittura, non siamo nemmeno andati a casa e abbiamo trascorso ben undici ore nella Casa di cultura. Giovedì, il giorno del primo spettacolo tutti erano un po' agitati. Cantare, ballare e recitare davanti a un numeroso pubblico non è una cosa da poco. Il musical mi è piaciuto molto e sarei disposta a rifarlo.
(Sophie )

È stata un'esperienza bellissima, ma anche una grossa difficoltà quella di ballare e cantare in sincronia senza stonare. Mi piace muovermi con la musica perché mi viene molto spontaneo e ne sento anche un certo bisogno.
Assieme all'insegnante di artistica Guido Senoner, abbiamo realizzato le scenografie. Erano tre: ognuna aveva tre facciate che si potevano aprire come un libro. È stato bello disegnarle e dipingerle, perché non tutti i giorni si ha la possibilità di lavorare su dei cartoni così grandi.
Non importava se si era il tecnico delle luci o se si aveva il ruolo principale: abbiamo imparato a rispettarci a vicenda e a lavorare per il bene del gruppo.
(Hanna)

Spero che anche nei prossimi anni gli scolari avranno l’occasione di fare progetti di musica così!
(Nadia)

Durante la settimana delle prove per il musical non abbiamo avuto un minuto libero per fare i compiti, ma gli insegnanti non si sono arrabbiati, perché questo musical è piaciuto tanto anche a loro e hanno capito che stato era un grandissimo lavoro.
Mi ricorderò per tutta la vita di questa meravigliosa esperienza.

(Maximilian)

 

     

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