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LA GRANDE GUERRA SULLE DOLOMITI

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Livinallongo/Fodom: Fronte di guerra

Alla fine del maggio 1915 entrava in guerra anche l'Italia, dopo aver aderito al patto di Londra.

Al momento dell'apertura delle ostilità con l'Italia il comune di Livinallongo venne attraversato dalla linea del fronte, che dal monte Padon scendeva al torrente Cordevole, saliva sul versante opposto, da cui proseguiva per il Col di Lana, il Sief e il Setass.

L'intera valle fu così zona di intensi combattimenti, in primo luogo per la conquista del Col di Lana che rappresentava per gli italiani un serio ostacolo ad ogni avanzata a causa della sua posizione strategica.

La popolazione fodoma fu evacuata, i danni ai paesi e all'ambiente furono enormi, il paesaggio cambiò completamente aspetto: le cime delle montagne furono fatte saltare (Cima Sief e Col di Lana), le campagne furono disseminate di trincee, i boschi vennero utilizzati per le opere di guerra, le case vennero distrutte.

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L'occupazione austro-tedesca

Ai primi di novembre 1917 il vasto territorio veneto-friulano rimase in mano alle unità militari austriache e germaniche, che diedero luogo subito ad un violento saccheggio, in una situazione di completa anarchia: era un esercito affamato che dava libero sfogo al proprio appetito in una regione appena conquistata.

La duplice monarchia degli Asburgo si trovava ormai in condizioni economiche e sociali molto precarie e non riusciva a garantire la sopravvivenza nemmeno della propria popolazione, per cui fu disposto che le armate stanziate nel Veneto avrebbero potuto contare solo sullo sfruttamento delle risorse materiali e umane disponibili nei territori occupati. Ne seguì una legislazione intesa all'utilizzo di ogni risorsa economica unicamente ai fini del mantenimento del proprio esercito.

 

LA Marmolada

Oggi il ghiacciaio della Marmolada si sta pian, piano ritirando per l'aumento generale della temperatura e vengono alla luce le opere incredibili realizzate dagli austriaci nel 1916 all'interno del ghiacciaio stesso, in modo da sottrarsi ai continui bombardamenti italiani.

Fu cosí costruita la famosa città del ghiaccio. Lungo le caverne vennero create ultreriori caverne, costruite baracche e magazzini, con feritoie per cannoni e fucili.

 

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